[16] Gernando, Enrico, e Silvia in disparte.
ENRICO.
Ma sarà poi, Gernando,
Questo il terren, che cerchi?
GERNANDO.
Ah sì; nell' alma[16]
Dipinto mi restò per man d'amore;
E co' palpiti suoi l'afferma il core.
SILVIA.
(Potessi almen veder quei volti.)
ENRICO.
E molto
Facile errar.
GERNANDO.
No, caro Enrico; è desso;
Riconosco ogni sasso. Ecco lo speco,
Dove in placido obblio con Silvia in braccio
Lasciai l'ultima volta
La mia sposa, il mio ben, l'anima mia;
E mai più non la vidi. Ecco, ove fui
Da' Pirati assalito;
Qua mi trovai ferito;
Là mi cadde l'acciaro. Ah caro amico,
Ogni indugio è delitto;
Andiam. Tu da quel lato,
Da questo io cercherò. L'isola è angusta;
Smarrirci non possiam. Poca speranza
Ho di trovar Costanza;
Ma l'istesso terreno,
Ch'è tomba a lei, sarà mia tomba almeno.
Parte.
[18]