18. Nissen. Nachschrift an die Schwester.

[18] Io vi auguro d'Iddio, Vi dia sempre salute, e vi lasci vivere ancora cent' anni e vi faccia morire quando avrete mille anni. Spero che Voi impararete meglio conoscermi ni avvenire e che poi ne giudicherete come ch' egli vi piace. Il tempo non mi permette di scriver molto. La penna non vale un corno, ne pure quello[18] che la dirigge. Il titolo dell' opera che ho da comporre a Milano, non si sà ancora. Ich habe die Tausend und eine Nacht in italienischer Sprache von unserer Hausfrau zu Rom zu schenken bekommen; es ist recht lustig zu lesen.

Quelle:
Mozarts Briefe. Nach den Originalen herausgegeben von Ludwig Nohl. Salzburg 1865, S. 18-19.
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