189. [an [72] Padre Martini in Bologna]

Molto Reverendo Padre Maestro!

Padre stimatmo


Non avrei mancato di servire Vostra Paternitá molto Revda col mio Ritratto, giaché lei lo brama, se quel Pittore non avesse abandonato il nostro paese e se ci foße un altro. mà essendo al fine arrivato nella nostra Cittá un Pittore ed avendo gia con alcuni Ritrati dato saggio della sua abilitá, cosi spero di poter servirla con occasione della Fiera di St: Andrea a Bolzano, giache il pittore, essendo l'unico buono, ha molto da fare, e non saprei occasione piu commoda di truovare per mandarlo sicuro e gratis che quella della fiera.

Pregai Vostra Paterta molto Revda difavorire il mio figlio d' una sua valentißima raccomendazione alla Corte di Manheim. Lei ebbe la bontá di scrivermi: io non mancaro di scrivere al[72] Sgrre Raff, acció lo raccomandi per parte mia a sua Alt: Elettle. – e poi nella sua lettera d'aviso di aver aquistato il Rittrato:Le Vicende della Baviera e della partenza di S: A: Ellet: Palatina da Manheim forsi impediranno che non poßino aver tutto il buon effetto appreßo sua Alt. Elett: – tutta via se tarde ranno, non mancaranno. – ma, Carissmo e stimatmo Sigr. P: Maestro! la sappia che Mr: Raff non ha ricevuta questa sua Lettera.1

Il mio Figlio arrivó ai 23 di marzo in compagnia della sua Madre a Parigi. poi doppo giunge il Sgr: Raff dove fecero la piú gran connoscenza insieme a tal segno che Mr: Raff vense quasi ogni giorno a veder il mio figlio, restó 2 e 3 Ore in compagnia loro, chiamó la mia moglie la sua cara madre e non desiderava altro che di veder collocato il mio figlio appreßo S. A: Elett: Palatina. Ma quale Tragedia! Il destino fatale volse che la mia cara moglie s'ammaló, e doppo una maladia di 14 giorni ella mori. Dio mio! che Colpo! Vostra Patta molto Rda consideri lo stato mio, e quello della mia povera figlia e la Situazione del mio figlio – solo, desolato a Parigi. Il Sgr. Raff era partito, giache l'Elettore si ritrova a Manheim, – Raff era parito assicurando il mio figlio della vera sua amicizia e di tutto il suo impegno non desiderando altro che di aver una Lettera in forma ostensiva del nostro Carissimo Sigr. P: Maestro. – Il Caso é, che S: A: Elettorale (come lei Forse gia saprá) non fa che le opere in Lingua todesca. ci vuole adunque un Maestro Todesco. Il Comte Seau Cavalier Direttore della Musica à Monaco, é confermato nella sua Carica, e stá presentemente a Manheim facendo la ripartizione del personale di due Corpi della musica, cio é di monaco e di manheim, – e poi tutta la Corte ritorneva a monaco dove sará al avenire la Residenza.

Carissmo e stimatmo Sgr: P: Maestro! lei vede un giovine [73] di 22 Anni tutto solo abandonato a se stesso in un Parigi. Cittá periculosa! e leilei si truova nello stato con un suo favorevole impegno di salvar l'anima e di far la fortuna d'un giovine di Talento. con una sua Lettera diretta à S: A: Elett: overo almeno con una Lettera in forma ostensiva al Sgr Raff, ed un altra al Sgr: Conte di Seau testificando il Talento di mio figlio lei puó fare un opera santa, salvar l'anima d'un giovine ben educato, má ora esposto a mille pericoli, mettere al Lume un giovane di talento particolare, chi non cerca che l'occasione di andar sempre piú avanti, chi non fá altro che studiare e scrivere, ed al fine lei puó mettere in quiete il cor ansioso d' un padre e salvar la sua Vita. lei scusi i miei transporti! la morte d'una eccellente moglie ed eccellentissima madre, la situazione d' un figlio, come questo, mi fanno quasi delirar, Spero tutto dal di lei sensibil Cuore, mi raccomando col figlio e con tutta Venerazione mi dico

di Vostra Paternitá

molto Revda

umissmo Devotmo ed obmo servo

Leopoldo Mozart

maestro di Capella di S: A:


Salisburgo: 21 d'agosto 1778


se lei vuol fare, come spero, questa grazia, la prego di non perder tempo e scrivere a dirittura a Manheim.

Il Principe Enrico di Prussia tentava di unirsi col Ré; mà il General Laudon l'ha impedito ed il Principe sudetto doveva ritirarsi à Leipa, ed il gr Laudon sta a Tornau. sono gia 7 Settimane, che il Ré stá senza poter far movimento.

Fußnoten

1 S. Wolfgangs Brief vom 18. Juli.


Quelle:
Die Briefe W. A. Mozarts und seiner Familie. 5 Bände, Band 4. München/ Leipzig 1914, S. 74.
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