Scena XI.

[35] Gernando, e detta.


GERNANDO.

Gia che il pietoso amico

Lungi ha rivolto il passo,

Quell' adorato sasso

Si torni a ribaciar. Ma ... Chi è colei?

Donde venne? Che fa?

COSTANZA.

Tu sudi, e forse

Resterà sempre ignoto,

Infelice Costanza, il tuo lavoro.

GERNANDO.

Costanza? Ah sposa!

COSTANZA.

Ah traditore! Io moro.

GERNANDO.

Mio ben. Non ode. Oh Dio!

Perdè l'uso de' sensi. Ah qualche stilla

Di fresco umor. ... Dove potrei. ... Si, scorre

Non lungi un rio, poc' anzi il vidi. E deggio

L'idol mio cosi solo

Abbandonar? Ritornerò di volo.


Parte in fretta.[36]


Quelle:
Haydn, Joseph: L'isola disabitata. Berlin 1786, S. 35-37.
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