57. [an [91] Padre Martini in Bologna]

Milano 2 gennaio 1771


Molto Revdo P: Maestro

Padre Stimatmo


Augurando un felicißimo capo d'anno non manco di dare aviso, che la opera del mio figlio ha avuto un felicißimo incontro, non ostante la gran contraditione dei nemici e invidiosi, i quali avanti di avere veduti una sol nota havevano sparsi che Sia una musica tedesca barbara, senza ordine e fondo, impoßibile à eßequire dal orchestro, à tal segno, che faccevano dubitare la metá della Citá di milano, se avranno altro per la prima opera che un Centone. uno ha avuto l'habilità di portare alla prima Donna tutte le sue arie, come ancora il Duetto, tutto della Compositione del Abbate Gasparini1 di Torrino, cio è le arie fatte à torrino, con persuaderla di mettere queste arie, e di non accettare nulla di questo Ragazzo, chi non sarà mai capace di Scrivere un Sola buona Aria. Mà la prima Donna si dichiaro, di volervedere prima le Arie del mio Figlio: e avendo le Vedute si dichiaró contenta, anzi arcicontenta. non ostante questo i maldicenti non finirano mai à Spargere una cativißima presumptslone contra l'opera del mio figlio: mà la prima prova Stromentale Serro à tal segno le bocche di questi crudeli e barbari maldicenti, che non si sentiva piu ne anche una parola. tutti i Profeßori del orchestro aßicuravano che la opera [91] sia facile à Sonare, chiara ed aperta: ei Cantanti tutti si dichiaravonó Contenti. La prima opera in Milano ha ordinariamente la disgrazia, se non di andar à terra, almeno di aver pocco udienza, stante che tutto il mondo stá spettando la Seconda. mà le sei Recite fatte fin' ora il theatro era Sempre pienißimo, ed ogni sera si faceva replicare due Arie, con molto applauso fatto à la piu gran parte delle Altre. Carißmo Sgr: P: Maestro! speriamo di sentire delle nove della di lei buona salute; non dubitando ancora di ricevere il promeßo Miserere della di lei Virtuosißima Compositione, e quella Musica à 16. il Sgr: Guiseppe Prinsechi non manchera di pagare la spesa della Copiatura, ed io non manchero, subito arrivato à casa, cio é verso Pasqua, di mandare tutto quello, che credo d'eßere di aggradimento di Vostra Paternita. Il mio figlio baccia umilte le mani ed io mi dichiaro unito con lui con tutta Veneratione e Stima

di V: Pta

devotmo ed obgtmo servre

Leopoldo Mozart

Fußnoten

1 Quirino Gasparini, Kapellmeister in Turin, der 1767 einen »Mitridate« geschrieben hatte.


Quelle:
Die Briefe W. A. Mozarts und seiner Familie. 5 Bände, Band 3. München/ Leipzig 1914, S. 92.
Lizenz:
Kategorien: